DENOMINAZIONE FIGURA PROFESSIONALE | Operatore Socio Sanitario – OSS |
DURATA DEL CORSO | 1000 ore |
Destinatari
Utenti che abbiano assolto l’obbligo scolastico e che abbiano compiuto il 17° anno di età al momento dell’iscrizione
Obiettivi formativi
Uno degli obiettivi progettuali è formare una figura professionale adeguatamente qualificata e competente nell’ambito dell’assistenza integrata sanitaria e sociale. Eventi demografici quali invecchiamento della popolazione, calo della natalità, separazioni e divorzi, che hanno caratterizzato il concetto di famiglia e non solo hanno comportato un restringimento delle capacità assistenziali a soggetti fragili. Di fatto queste circostanze hanno favorito il ricorso a figure esterne al nucleo familiare per quanto riguarda l’assistenza domiciliare e hanno accresciuto nuovi bisogni non solo nella sfera sociale e relazionale ma soprattutto nella sfera sanitaria assistenziale e lavorativa. L’OSS è appunto chiamato ad acquisire elementi di base utili per individuare i bisogni delle persone e le più comuni problematiche relazionali; distinguere i sistemi organizzativi socio- assistenziali e la rete dei servizi; conoscere i fondamenti dell’etica, i concetti generali che stanno alla base della sicurezza e della salute e dei lavoratori sui luoghi di lavoro, nonché i principi che regolano il rapporto di dipendenza del lavoratore, conoscere i concetti di base dell’igiene e i criteri attraverso i quali mantenere la salubrità dell’ambiente. Inoltre è tenuto a riconoscere e classificare i bisogni ed interpretare le problematiche assistenziali derivanti in relazione alle principali caratteristiche del bambino, della persona anziana, della persona con problemi psichiatrici, con handicap o situazioni di pericolo, identificare tutti gli elementi necessari alla pianificazione dell’esistenza, collaborando con le figure professionali proposte; riconoscere le principali alterazioni delle funzioni vitali al fine di attivare altre competenze e/o utilizzare tecniche comuni di primo intervento; applicare le conoscenze acquisite per: mantenimento di un ambiente terapeutico adeguato – cura della persona – mantenimento delle capacità residue – recupero funzionale; conoscere ed applicare le diverse metodologie operative presenti nelle sedi di tirocinio; conoscere i principali aspetti psico-sociali dell’individuo e del gruppo al fine di sviluppare abilità comunicative adeguate alle diverse situazioni relazionali degli utenti e degli operatori nonché conoscere le caratteristiche, le finalità e le prestazioni di assistenza sociale allo scopo di concorrere, per quanto di competenza, al mantenimento dell’autonomia e dell’integrazione sociale dell’utente.
Descrizione generale delle fasi del progetto (articolazione dei contenuti, metodologie, risorse umane, materiali ed immateriali da impiegare, successione temporale delle scelte organizzative)
L’aumento esponenziale delle necessità di assistenza all’interno dei molteplici contesti come servizi di tipo socio-assistenziale, socio-sanitario, residenziali, semi-residenziali in ambito ospedaliero e al domicilio dell’utente ha reso questa professionalità sempre più richiesta pertanto la formazione deve essere adeguata, ciclica, innovativa e trasversale. La formazione sarà suddivisa i due moduli:
Primo modulo (200 ore di teoria): acquisire elementi di base utili per individuare i bisogni delle persone e le più comuni problematiche relazionali; distinguere i sistemi organizzativi socio- assistenziali e la rete dei servizi; conoscere i fondamenti dell’etica, i concetti generali che stanno alla base della sicurezza e della salute e dei lavoratori sui luoghi di lavoro, nonché i principi che regolano il rapporto di dipendenza del lavoratore (doveri, responsabilità, diritti, etc.); conoscere i concetti di base dell’igiene e i criteri attraverso i quali mantenere la salubrità dell’ambiente.
Secondo Modulo (250 ore di teoria, 100 esercitazioni): riconoscere e classificare i bisogni ed interpretare le problematiche assistenziali derivanti in relazione alle principali caratteristiche del bambino, della persona anziana, della persona con problemi psichiatrici, con handicap, etc. o in situazione di pericolo; identificare tutti gli elementi necessari alla pianificazione dell’esistenza, collaborando con le figure professionali proposte; riconoscere le principali alterazioni delle funzioni vitali al fine di attivare altre competenze e/o utilizzare tecniche comuni di primo intervento; applicare le conoscenze acquisite per: mantenimento di un ambiente terapeutico adeguato – cura della persona – mantenimento delle capacità residue – recupero funzionale; conoscere ed applicare le diverse metodologie operative presenti nelle sedi di tirocinio; conoscere i principali aspetti psico-sociali dell’individuo e del gruppo al fine di sviluppare abilità comunicative adeguate alle diverse situazioni relazionali degli utenti e degli operatori nonché conoscere le caratteristiche, le finalità e le prestazioni di assistenza sociale allo scopo di concorrere, per quanto di competenza, al mantenimento dell’autonomia e dell’integrazione sociale dell’utente.
Ai moduli teorici si aggiungeranno 450 ore di tirocinio che costituisce per i partecipanti un’attività di particolare rilevanza nel processo formativo inserita nella programmazione curricolare; scopo dell’iniziativa è offrire ai partecipanti al percorso formativo l’opportunità di completare il proprio patrimonio di conoscenze acquisendo consapevolezza del mondo lavorativo, verificando sul campo le proprie attitudini e le competenze acquisite. Lo stage verrà svolto tenendo conto della programmazione prevista dal corso.
La metodologia didattica utilizzata è quella della formazione frontale finalizzata all’erogazione di nuove conoscenze, abilità e competenze, conformi agli obiettivi e al target di riferimento
del modulo specifico. Essa è concepita in riferimento ad argomenti di utilità concreta per il partecipante
immediatamente spendibili nell’attività lavorativa. La formazione delle abilità pratiche viene acquisita
attraverso da una serie di strumenti didattici quali:
– esercitazioni/simulazioni pratiche individuali e di gruppo;
– prove pratiche e simulazioni su impianti reali;
– utilizzo di strumentazione specifica;
– esemplificazione di casi tipici.
Alla valutazione degli apprendimenti deve perciò affiancarsi “la valutazione per l’apprendimento”, una valutazione cioè che sappia tener conto dell’ambito socioculturale, della sfera affettivo-emozionale, della motivazione, dell’impegno e della volontà dell’allievo. Nel processo valutativo, pertanto, è necessario coniugare correttamente la valutazione delle conoscenze e delle competenze con il percorso personale del discente nel tempo. Tali prove di verifica sono effettuate in relazione agli obiettivi ed ai contenuti programmati e tengono conto della situazione dell’allievo. Hanno funzione formativa in quanto tendenti al miglioramento dei processi di apprendimento dei discenti e alla differenziazione degli interventi all’interno della classe. Tali interventi sono effettuati al termine di ogni percorso didattico che conduce gli allievi al raggiungimento degli obiettivi prefissati, pertanto la loro scansione è lasciata alla discrezione del docente, in modo da rispettare la dinamica e i tempi della classe e del singolo alunno.
I formatori svolgeranno un lavoro di equipe, tutti gli inseganti, tutor, personale qualificato per il supporto all’attività pratica saranno in possesso del diploma di laurea ed un’adeguata esperienza professionale per almeno 3 anni negli ultimi cinque.
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